Ultimamente mi è capitato di gironzolare per vari supermercati (le gioie di non trovarsi nei luoghi abituali!) dove ho potuto constatare come la vendita di tisane dai nomi fantasiosi, ma con funzioni “terapeutiche” implicite ben specifiche, sia cresciuta esponenzialmente. Tralasciando il fatto che sono in bustina e quindi vai a sapere come le piante all’interno stanno messe, ciò che mi stupisce è la mancanza di percezione dei consumatori di quanto questo sia contraddittorio.
Chi compra queste preparazioni sceglie di rivolgersi a quello che ormai (impropriamente oserei dire) viene chiamato il mondo del naturale, di contro però, lo fa attraverso la scorciatoia della modalità fast food. Cerca una soluzione ai suoi disagi tra le proposte di uno scaffale del supermercato mentre compra anche pasta e detersivi.
Ma questo comportamento porta a un risultato veramente efficace? Secondo me NO e per due ragioni molto semplici.
Il consumatore non sa scegliere cosa è adatto a risolvere il suo problema.
Non è un crimine occuparsi di altro nella vita, ma questo comporta spesso di non saper distinguere un sintomo dalla vera causa del problema. Un mal di pancia può avere così tante cause che optare per una tisana da supermercato che promette di diminuire il gonfiore addominale può essere inutile. Con il risultato, oltretutto, di far credere a quella persona che “le cose naturali” non funzionano.
Il consumatore di conseguenza scavalca il professionista delle erbe.
Perde la peculiare competenza dell’erborista che sa scegliere pianta per pianta come comporre una tisana personalizzata, dopo aver fatto un colloquio con il cliente e avergli chiesto in dettaglio informazioni fondamentali. Capace, come un sarto, di cucirgli addosso il rimedio perfetto e realmente efficace.
Se ci pensi, questa riflessione si può ampliare a tutto l’ambito della Naturopatia, dove sempre più spesso mi capita di vedere colleghi e colleghe che propongono consulti via Skype o addirittura percorsi online standardizzati.
Può esistere una Naturopatia che non si relaziona con la persona in tutte le sue sfaccettature? Come si può creare il vestito perfetto per la persona che chiede aiuto se non la si guarda negli occhi, non la si conosce intimamente, non la si tratta sul corpo e non le si propone un percorso personalizzato e unico come è unica la persona?
Per la mia esperienza non sarebbe possibile ottenere tutto questo se non andando fisicamente dalla Naturopata. Ecco perché ti ho raccontato come fare per sceglierla ed ecco perché vorrei darti un altro paio di dritte su come comprendere se il percorso che stai facendo viene creato su misura per te.
Durante il consulto con la Naturopata devi comprendere cosa accade.
Non sto parlando di farti fare una lezione sulla tecnica che quella determinata professionista ha scelto per il suo lavoro, ma devi sentire che ciò che accade ti coinvolge, che mentre stai parlando tu sia ascoltata e soprattutto che quello che racconti sia spunto per il trattamento che stai facendo o per ciò che ti verrà proposto di fare a casa.
Ti vengono dati i compiti a casa personalizzati.
Quelli che io chiamo compiti a casa possiamo tradurli in rimedi o esercizi vari che ti vengono proposti dalla professionista da fare dopo il consulto. Anche questi devono essere perfettamente pensati e formulati sulle tue esigenze. Non è possibile che tutti quelli che vanno dalla Naturopata X si debbano depurare o abbiano dei parassiti intestinali (va molto di moda questa cosa). Inoltre non esiste un unico modo per fare depurazione o per risolvere il mal di pancia di cui parlavamo prima. Esiste solo il modo migliore e più adatto a te.
Ripeto: la Naturopatia è personalizzata e non avrebbe senso di esistere se così non fosse. Non è protocollo, standardizzazione, ripetizione. La Naturopatia ha sì delle tecniche e degli strumenti strutturati, ma che si adattano grazie alla competenza e all’esperienza della professionista all’unicità della persona.
Non voglio certo dire che allora tutte le informazioni che reperisci su internet o sulle riviste, siano da buttare (sarei un’ipocrita visto che anch’io scrivo un blog dove ti do consiglio generici), ma che è importante comprendere che scegliere il sarto piuttosto che il grande magazzino ti permette di avere il vestito dei tuoi sogni… o meglio il percorso terapeutico perfetto per te.
E se lo hai già provato raccontami che sono curiosa di sapere come è andata!